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Osservano e leggono le altre persone

 

E' importante capire quali siano le emozioni dei collaboratori in determinate situazioni, cioè osservarle dal loro punto di vista. La comunicazione non è solo su ciò che si dice e come si dice, è innanzitutto “leggere” chi abbiamo di fronte, altrimenti non si riesce a capire se ciò che si sta per dire è rilevante e appropriato. Quindi è opportuno notare quello che l'altra persona sta dicendo e cosa non sta dicendo. Per sviluppare questa attitudine è necessario “rallentare” e imparare a provare un interesse genuino per le persone che lavorano con te.

 

Ascoltano

Ci sono tre livelli di ascolto

1) Si ascolta qualcun altro, ma al tempo stesso si ascoltando il proprio dialogo interno, quindi non si è realmente concentrati sull'altro.

2) Si è pienamente concentrati sull'interlocutore, per capire e prendere in considerazione quello che sta dicendo;

3) Non solo si è completamente concentrati sulla persona che parla, ma si utilizzano anche gli altri sensi per raccogliere ciò che sta realmente accadendo, se ad esempio il resto del suo corpo conferma quello che la persona sta dicendo.

Imbracciano conversazioni cruciali

Conversazioni difficili, caratterizzate da barriere, opinioni opposte e forte emozione da una o entrambe le parti, possono portare a perdere la calma e dire qualcosa di cui ci si potrebbe pentire. La maggior parte delle persone tende ad evitare queste conversazioni, peggiorando la situazione. Per affrontarle bene bisogna preparsi, per esempio cominciando a chiedersi: Qual è il problema? Come mi fa sentire? Secondo la mia controparte quale è il problema? Quale risultato vorrei? Si potrebbe anchechiedere all'altra persona di preparare le stesse domande. Bisogna ricordare che la gestione delle emozioni non significa sopprimerle: i leader emotivamente intelligenti possono provare rabbia o paura, ma non lasciare che l'emozione domini i loro atteggiamenti e decisioni

 

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Preferiscono rispondono alle situazioni piuttosto che reagire

 

La reazione è un processo inconscio,la risposta, invece, è un processo cosciente che comporta osservare come ci si sente e poi decidere come comportarsi. Non si possono scegliere le emozioni che si provano, ma si può decidere come gestirle: invece di mostrare la rabbia a un membro del team perché ha fatto qualcosa di sbagliato, si potrebbe “contare fino a 10” e poi scegliere la risposta più appropriata, in modo che questa non si imposti per reazione automatica.

Un leader emotivamente intelligente si assume la responsabilità delle proprie emozioni e dell'impatto che hanno sull’ambiente, per essere un buon esempio e per creare un ambiente in cui la squadra possa comunicare liberamente